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Un Grand Hotel sul lago


Il lusso è un’oasi di quiete

Di lato, palme frondose ti carezzano la vista. Ma non sei ai Tropici. Sdraiato sulla
chaise longue accanto alla piscina, ti abbandoni a pensieri di quiete e serenità. Sei al
Grand Hotel Fasano.
La Riviera del Garda, con l’incantevole dolcezza del suo lago, è la cornice esclusiva
che accoglie questo gioiello di ospitalità dichiarato Patrimonio Nazionale dal
Ministero dei Beni Culturali per il pregio dell’architettura in misurato stile neoclassico.
Caldi, eleganti, ricchi di charme, gli interni dell’hotel trattengono un passato denso di
storia, quella di uno dei primi grandi alberghi nati qui alla fine dell’800 per il ristoro
dell’élite mitteleuropea e oggi, arricchito dal comfort più attuale, apprezzato da una
clientela cosmopolita.
La magnifica vista sul lago che si gode da ogni camera e suite dell’albergo è la stessa
che un tempo ispirò Gabriele D’Annunzio, il premio Nobel per la letteratura Paul
Heyse, il pittore Gustav Klimt. Tra gli ospiti celebri dell’hotel, anche stelle del cinema
come Shirley Temple, Federico Fellini, Marcello Mastroianni, e dello sport come il
campione di Formula Uno Gerhard Berger.
Immerso in un parco secolare le cui note esotiche si fondono con gli umori del lago,
il Grand Hotel Fasano è un luogo esclusivo anche per l’eccellenza dei suoi servizi: per
i momenti di convivialità, tre ristoranti (fiore all’occhiello Il Fagiano che, grazie al
tocco dello chef Matteo Felter, ravviva la tradizione gastronomica locale), bar e beach
club sono a disposizione degli ospiti.
E, per una remise en forme rigenerante, Aqua Spa è il centro benessere che, ispirato alle
terme romane, offre il meglio del wellness in un’ambientazione suggestiva. Una
ragione in più per lasciarsi alle spalle lo stress quotidiano e raggiungere la dolce
Riviera.

Grand Hotel Fasano, tra storia e futuro
Il Grand Hotel Fasano di Gardone Riviera è un albergo storico costruito nel 1888
sulla sponda occidentale del Lago di Garda. In stile neoclassico e immerso in un
parco secolare che accoglie anche rare specie botaniche e arboree, nel 1989 l’edificio è
stato dichiarato Patrimonio Nazionale dal Ministero dei Beni Culturali. La
destinazione originaria della struttura, alberghiera e non residenziale, testimonia la
precoce vocazione turistica della Riviera del Garda che, a fine Ottocento, diventa la
meta invernale di numerose famiglie della nobiltà austriaca e tedesca, attratte dalla
mitezza del clima e affascinate dalla luminosità di questo angolo del Nord Italia che
annuncia le calde atmosfere del Mediterraneo.
Le prime tracce sulle mappe napoleoniche
Le due originarie porzioni d’edificio che oggi compongono il Grand Hotel Fasano
sono già visibili su alcune mappe napoleoniche del 1820.
A quell’epoca, che precede l’affermarsi del “turismo” di fine Ottocento con un
conseguente incremento di attività legate a questo settore, gli abitanti locali vivono
perlopiù delle risorse della terra e del lago. Il ritrovamento di una grossa macina nel
parco dell’albergo fa pensare che parte di questo terreno e altri della Riviera fossero
coltivati a oliveto. Tra le altre produzioni diffuse e intensive fino all’Unità d’Italia
(quando le merci cominciano a circolare senza dazi, con la conseguente importazione
di questi prodotti dal Sud d’Italia), anche quella dei limoni e degli agrumi in generale.
I primi progetti del Grand Hotel Fasano compaiono su una mappa austriaca del 1852,
conservata al catasto storico di Brescia, dove uno schizzo del 1888 traccia la prima
sagoma dell’albergo.
Questa data segna l’inizio della lunga storia del complesso ricettivo che fin dagli
esordi si propone a una clientela d’élite, anche grazie alla presenza di comfort
all’avanguardia per l’epoca, come il riscaldamento e l’acqua calda in quasi tutte le
camera e i servizi al piano. Non mancano un ristorante à la carte, un elegante caffè, la
sala biliardo, il campo da tennis, due stabilimenti balneari e alcune terrazze con una
splendida vista sul parco affacciato sul lago.
Nella Belle Époque, meta turistica di gran moda
Nel 1903 il Grand Hotel viene ampliato per soddisfare la crescente richiesta ricettiva
degli ospiti che vi soggiornano soprattutto durante la stagione invernale: la Riviera
diventa di gran moda nei paesi d’Oltralpe e gli aristocratici del Nord la raggiungono calciatore Franz Beckenbauer, al velista Paul Cayard, frequentatore abituale del lago di
Garda per la celebre regata “Centomiglia” che vi si svolge ogni anno.

Dopo le guerre, la rinascita
I due conflitti mondiali impongono brusche interruzioni all’attività dell’hotel,
deturpandolo con gravi danni strutturali. Nella guerra del 1915-18 il confine dove si
combatteva aspramente era solo a pochi chilometri dall’albergo che, di proprietà
allora della Famiglia Boem, fu sequestrato come bottino di guerra e successivamente
gestito dall’Opera Nazionale Combattenti.
Anche durante la seconda guerra mondiale il Grand Hotel Fasano fu requisito
dall’ospedale militare Italiano e in seguito sequestrato dal comando tedesco che lo
trasformò in ospedale di guerra. Prima della fine del conflitto viene requisito altre due
volte, dalla 5a Armata Americana e dagli Inglesi. In una lettera di richiesta di
risarcimento per i danni riportati a causa della seconda guerra mondiale, il direttore
Giuseppe Mayr descrive le tristi condizioni in cui si trova l’albergo: «Saccheggiato più
volte, con solo pochi mobili malconci rimasti, i pavimenti di legno strappati e usati
come combustibile per le stufe». Tuttavia, grazie a grandi sforzi ricostruttivi, il Grand
Hotel recupera quasi totalmente la sua immagine smagliante e nel 1948 riapre per la
stagione estiva.

Un presente di eccellenza
Gli anni che seguono portano nuove sfide. Una classe media sempre più benestante è
il pubblico che anima ora gli ambienti del Grand Hotel. Nel 1962 l’albergo viene
ampliato per la terza volta. Da allora, costanti ristrutturazioni e un aggiornamento
continuo degli elementi che ne determinano l’assoluto comfort permettono al Grand
Hotel Fasano di mantenere la sua posizione di struttura ricettiva di eccellenza,
apprezzata da una clientela esigente e cosmopolita.
Oggi l’albergo, da tre generazioni gestito dalla famiglia Mayr, è una struttura
classificata 5 stelle lusso, dotata di ristoranti, bar, beach club e di una grande spa con
piscine interne e esterne, ispirata alle terme romane, che offre il meglio del wellness.
Ma l’attualità del comfort più contemporaneo non ha cancellato, grazie a una
manutenzione filologica degli ambienti, il fascino antico di un luogo storico.

 

[Testo tratto dalla monografia realizzata dal Grand Hotel Fasano, Gardone Riviera, 2016]

titoletto

fattidistorie ha realizzato i testi per una monografia dedicata a uno dei più antichi e prestigiosi alberghi storici italiani.

Committente
Grand Hotel Fasano
www.ghf.it

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