Eleganti, solide ma soprattutto leggerissime, le sedie “chiavarine” sono un capolavoro estetico e tecnico del Made in Italy, salvato dall’estinzione grazie a Levaggi Sedie, un’azienda artigiana con una storia lunga più di mezzo secolo.
A Chiavari, nel laboratorio dei fratelli Levaggi, si fabbrica dal 1963 la versione autentica di questo gioiello dell’artigianato italiano, nato nel 1807 dall’ebanista “Campanino” e affinata nel tempo da generazioni di artigiani. A condurre oggi Levaggi Sedie sono due trentenni laureati che hanno creduto nel valore della tradizione di famiglia. Paolo Levaggi descrive con passione il lavoro di questa azienda che dal piccolo laboratorio ligure collabora con arredatori e designers in tutto il mondo. “Abbiamo formazioni diverse ma siamo prima di tutto falegnami, ci piace plasmare il legno con le mani. E nel nostro laboratorio gli “anziani”, con il loro bagaglio di esperienza, affiancano i giovani e sostengono le loro spinte creative. Le sedie si fanno a mano, facendo tutto “in casa”: crediamo che il “saper fare” guadagnato con la pazienza e la creatività di generazioni di artigiani sia un patrimonio inestimabile che va salvaguardato e trasmesso.”
Ogni lavorazione, dal taglio del tronco alla verniciatura finale, è svolta dagli artigiani del laboratorio, senza utilizzare semilavorati prodotti da industrie esterne.
Si lavorano i legni duri ed elastici che da sempre fanno parte della tradizione della sedia Chiavarina. Le specie sono quelle che crescono spontaneamente sull’appenino ligure: faggio, ciliegio, frassino e acero. “Parliamo con i coltivatori – dice ancora Levaggi – scegliamo il legno, ne seguiamo direttamente il taglio, la preparazione e la naturale stagionatura. Anche l’impagliatura è rimasta praticamente uguale ai prototipi costruiti nell’800. A quei tempi si usava la corteccia dei salici che crescevano nei nostri fiumi, oggi è in bambù.”